Descrizione
Il Duomo dell'Assunta, tra i più belli d'Italia, si trova all'interno di Piazza del Duomo.
Dal XII secolo al 1670
La Cattedrale Normanna risale al 1114. A volerla fu il vescovo Formoso il quale trovò l'appoggio economico su Goffredo II. Accanto ad essa fu costruita un campanile con funzione di torre di vedetta. Causa cedimento del tetto nel 1230, fu ricostruita da mons. Roberto Volturio modificandone l'impianto originale e creando una cripta. Tra il 1658 e il 1670 l'architetto Giuseppe Zimbalo la rifece in stile barocco su richiesta del Vescovo di Lecce, Luigi Pappacoda. Nel 1970 la Cattedrale venne adeguata al Concilio Vaticano II.
Le facciate del Duomo dell'Assunta di Lecce
La sobria facciata principale a due ordini con timpano triangolare e statue del Duomo di Lecce è rivolta verso l'Episcopio, tuttavia lo Zimbalo inventò la facciata laterale. L'accesso di Piazza del Duomo> può avvenire solo da Via Libertini, dal quale la Cattedrale rivolge la facciata laterale. Lo Zimbalo dunque, non fece altro che arricchire questa facciata per dare uno spettacolare impatto a chi vi giunge. Costruita in onore a Sant'Oronzo che campeggia benedicente su una finestra traforata al livello superiore per dare l'effetto visivo di comunione con il cielo, è ricca di ornamenti tra cui lo stemma del Vescovo committente. Ai lati della portone due nicchie racciudono i compatroni di Lecce, San Giusto e San Fortunato.
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L'interno del Duomo
L'interno del Duomo di Lecce è meravigliosamente impregnato di Stile Barocco. Costruito croce latina a tre navate divise da pilastri con mezze colonne addossate. I sapienti scalpellini, veri artisti dell'epoca, lo già citato Zimbalo, Giusseppe Cino e Cesare Penna, hanno saputo donare alla Cattedrale un'armonia unica e di alto valore. I tredici altari che occupano le cappelle delle navate laterali sono ricchi di colonne tortili e motivi che rendono pieno lo spettacolo barocco.
Anche i soffitti lignei (1685) della navata centrale e del transetto meritano la nostra attenzione. Formati a lacunari intagliati e dorati in cui sono affissi quadri molto pregiati.
Tra i dipinti spicca quello realizzato nel 1656 da Giovanni Andrea Coppola posto sull'altare del transetto destro, raffigurante Sant'Oronzo.
Intorno all'altare maggiore poi si possono ammarare le tele settecentesche di Oronzo Tiso.
Il coro ligneo è del 1759.
Sicuramente da ammirare è il Presepe scolpito da Gabriele Riccardi.
La Cripta
La Cripta poggia su 92 colonne, con volte a crociera costolonate, disposte a quattro file e con capitelli romanici e dalla caratteristica forma cubica.
Le Cappelle
Cappella di S. Antonio di Padova
L'altare fu fondato nel 1661 da Gian Giacomo Lecciso, canonico tesoriere della nostra Cattedrale e fu realizzato nel 1674 dal nipote Gaspare Lecciso che ne fu esecutore testamentario.
Ai lati della cappella sono collocate le memorie epigrafiche del vescovo Scipione Spina e di Gian Giacomo Lecciso, ascrivibili a Giuseppe Cino.
L'insegna in alto riporta le prime parole dell'antico inno del Santo patavino: Si quaéris miracula... (Se cerchi miracoli...)
Cappella del Crocifisso o del SS. Sacramento
Il sontuoso altare in marmo fu commissionato nel 1780 dal vescovo Sozj Carafa a Pasquale Cartolano in sostituzione di quello in pietra spostato nella terza cappella a sinistra della Chiesa di S. Irene.
Il drammatico 'Cristo Spirante' è opera di Placido Buffelli uno dei più significativi rappresentati della scultura seicentesca salentina.
Sulla cupola si ammirano gli affreschi, appena restaurati nel 2020, raffiguranti angeli che sorreggono gli strumenti della Passione di Cristo.
Cappella dell'Immacolata
La monumentale macchina d'altare, opera dello Zimbalo, fu realizzata nel 1670 per volontà del vescovo di Pappacoda e fu dedicata all'Assunta. Nel 1692 fu trasformata e abbellita di dorature a spese del canonico Isidoro Turrisi che la dedicò all'Immacolata. Nel 1757, rimossa la tesa dell'Immacolata, fu creata la nicchia per accogliere la statua lignea dell'Assunta di Nicola Fumo, sostituita nel 1954 con la statua dell'Immacolata, in legno di Ortisei.
L'altare in marmo policromo proviene dalla Chiesa di S. Croce.
Cappella di S. Giovanni Battista
L'altare fu edificato da Giuseppe Zimbalo a spese del Mons. Onofrio Manesi, canonico della nostra Cattedrale e poi vescovo di Bisignano in Calabria.
La statua policroma di S. Giovanni Battista proviene dalla Cattedrale medievale.
Cappella di S. Oronzo
L'altare in marmo e scagliola, opera Giovanni Andrea Larducci da Salò e di Giuseppe Zimbalo, fu cominciato nel 1671 e terminato nel 1674 a spese del Municipio cittadino che vi appose il suo stemma.
La pregevole pala d'altare, raffigurante il santo titolare, è dovuta al pennello del gallipolino Giovanni Andrea Coppola.
Cappella di S. Giusto
L'altare, opera di Giuseppe Zimbalo, cui si attribuiscono anche le statue di S. Gennaro e di S. Fortunato ai lati della cappella, fu voluto nel 1656 dal vescovo Pappacoda.
La mirabile tela raffigurante S. Giusto che converte S. Oronzo è frutto della collaborazione tra Giovanni Andrea Coppola e il giovane Antonio Verrio.
Cappella di S. Andrea Apostolo
Laltare fu scolpito nel 1687 a spese del canonico Giovanni Andrea Gustapane.
La tela del dossale, opera di un ignoto pittore salentino del XVI secolo, rappresenta il Martirio di S. Andrea.
La tela del fastigio presenta S. Petronilla che riceva la comunione.
Cappella di S. Carlo Borromeo
L'altare, fondato nel 1652 dal cardinale Giulio Spinola, è attribuibile a Giuseppe Cino.
La tela del dossale raffigurante S. Carlo in adorazione della croce è opera dei pittore leccese Antonio del Fiore e proviene dalla vecchia Cattedraie.
In alto è raffigurato S. Carlo che riceve la corona da Gesù Bambino.
Cappella della Natività
Lo splendido altare a baldacchino fu realizzato da Giuseppe Cino per accogliere le statue in pietra leccese della Nativita, opera
dello scultore Gabriele Ricciardi, provenienti dall'antica Cattedrale.
Posto in alto sul baldacchino, vi è il raffinato presepe in pietra che occupa tutto l'altare, dove, nel fastigio, sono collocati la Cavalcata dei Magi e Pastori adoranti, opera cinquecentesca del Ricciardi.
Feste e devozioni particolari
24 agosto - 26 agosto:
Festa patronale di S. Oronzo con solenne processione religiosa
Info utili
Luogo
P.za del Duomo, 73100
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